Ecco come si può!
Spesso compriamo ortaggi dai colori sgargianti e bei frutti lucidi da mettere a tavola per stupire i nostri ospiti, o scattare qualche foto da veri foodblogger. Che fine fanno però i tagli di frutta e verdura che non utilizziamo? Nel 90% dei casi vengono gettati nella spazzatura, generando uno spreco alimentare che solo in Italia si aggira intorno ai 12 miliardi di euro! Ciò accade specialmente a causa di cattive abitudini e delle scarse informazioni disponibili, ma è essenziale sapere che gli sprechi possono essere utili e soprattutto riutilizzati come veri e propri ingredienti.
Ovviamente il primo obiettivo è quello di prevenire gli sprechi stessi. Una buona conservazione è la tecnica più efficace per minimizzare gli scarti, ed è importante apprendere come mantenere al meglio ortaggi e frutta: le patate e le cipolle, ad esempio, vanno tenute al riparo dalla luce ed in un luogo areato, facendo però attenzione a non conservarle insieme, altrimenti accelereranno il processo di germinazione. Se invece è inverno ed abbiamo la possibilità di porre gli alimenti all’esterno, facciamolo! Il freddo li conserverà meglio del frigorifero, ma attenzione sempre alla luce diretta del sole.
Molte volte è proprio nei resti di ciò che mangiamo che si trova la più alta concentrazione di micronutrienti, come sali minerali e vitamine. Sapevate che le bucce delle patate sono ricche di potassio, magnesio, vitamina C e ferro? E che i semi della zucca sono ricchi di fosforo, zinco e selenio? Così come in natura tutti gli esseri viventi hanno un ruolo e un compito indispensabile gli uni nei confronti degli altri, così in cucina ogni ingrediente è utile e indispensabile per noi: portiamo questa filosofia in cucina e vediamo insieme alcuni suggerimenti per dare nuova vita agli avanzi:
I resti della frutta possono essere utilizzati per preparare dei brodi aromatizzati, perfetti come bagna per torte e dolci. Si possono anche preparare torte di frutta inserendo direttamente la buccia nell’impasto, a patto che sia ben pulita e non eccessivamente trattata (meglio biologica). Possiamo usare gli scarti della centrifuga per preparare deliziose barrette per lo spuntino, con l’aggiunta di un po’ di miele e frutta secca. In alternativa provate a seccare gli scarti in forno a circa 70° per qualche ora: una volta sbriciolati, otterrete una polvere croccante con cui decorare e insaporire ciò che preferite. Attenzione però ad utilizzare frutta che non si ossidi facilmente!
Anche con gli scarti della verdura si possono realizzare molti piatti, come ad esempio creme, vellutate e brodi. Se non siete amanti di zuppe o minestre potete sempre preparare delle gustose torte salate o frittate più elaborate, arricchite ad esempio con i resti dei cipollotti o con le verdure avanzate del giorno prima. Infine, possiamo seccare gli scarti della verdura in forno, ottenendo delle croccanti chips salate da accompagnare all’aperitivo: semplicemente divine.
Investiamo più tempo nello scegliere cosa cucinare e come farlo: stiamo decidendo non solo ciò che mangeremo, ma anche quel che nutrirà il nostro corpo e ciò che getteremo via, incidendo indirettamente sull’ambiente. Alla fine, si tratta solo di una manciata di secondi: sarebbe meglio prestarci più attenzione.
Lorenzo Corsi e Francesca Basili
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