‘Kopi Luwak’: la storia segreta del caffè più caro al mondo
Che si parli con degli amanti del caffè o con dei consumatori saltuari, tutti hanno chiara l’importanza ed il ruolo che la celebre bevanda riveste nel mondo: se da una parte rappresenta una piccola carezza che accompagna le nostre giornate, dall’altra il caffè si rivela un enorme realtà all’interno dell’economia globale. Quella del Kopi Luwak, la magica miscela indonesiana, è la particolare storia di uno tra i caffè più cari del mondo, con prezzi vertiginosi tra i 500 e i 900 euro al kg.
Ci troviamo nell’arcipelago indonesiano, nelle isole di Sumatra, Giava e Sulawesi. Qui vive un roditore, meglio noto come lo zibetto comune delle palme: si tratta di un piccolo carnivoro dell’Asia sud-orientale che ricorda vagamente un gatto, la quale dieta alimentare prevede principalmente frutta, uova, insetti e bacche mature di caffè, per le quali va ghiotto.
Sebbene sia un vero goloso di drupe, lo zibetto non è in grado di digerire del tutto i chicchi di caffè, eliminandoli con le feci. Tale semi digestione è il passaggio fondamentale: il lavoro di enzimi e succhi gastrici nello stomaco dell’animale provocano un cambiamento nella struttura delle proteine della bacca, addolcendone e smorzandone il sapore deciso. Il risultato è quello di un chicco di caffè naturalmente fermentato, con sapori caramellati e di cioccolato veramente unici.
Viene spontaneo chiedersi perché si è arrivati a consumare questo caffè dall’origine così poco… invitante. Alcuni racconti affermano che le piantagioni di caffè siano sempre state un’importante risorsa economica per gli indonesiani, al punto che i proprietari, pur di non perdere le drupe mangiate dagli zibetti, raccoglievano le loro feci per prelevarne bacche da lavare e utilizzare.
Altre versioni concordano nell’affermare che durante il colonialismo ottocentesco, gli olandesi insinuati in Indonesia producevano caffè da vendere in Europa impedendo ai locali di raccoglierne le bacche, vincolandoli a prelevare il caffè dalle feci degli zibetti pur di non rimanerne senza.
La rara miscela è rimasta circoscritta in Indonesia fino a quando Tony Wild, direttore per il caffè di Taylors of Harrogate, lo ha scoperto e portato in Europa nei primi anni ’90. Da quel momento per il caffè indonesiano è stato decretato sia un aumento esponenziale delle produzioni in Asia, che un’espansione delle vendite in occidente. Oggi, di fatto, è possibile acquistare online il caffè da diversi siti e botteghe dislocate in tutto il mondo.
A questo scopo, gli zibetti selvatici sono stati catturati e ingabbiati in enormi piantagioni, costretti a mangiare solo bacche di caffè. Questo ha comportato loro gravi problemi di salute, stress, fenomeni di auto cannibalismo e morte. Gli animalisti chiedono a gran voce di lavorare in maniera ecosostenibile nei laboratori, per produrre delle bevande simili al Kopi Luwak e porre fine alla sofferenza causata dagli allevamenti intensivi.
Quella del caffè Kopi Luwak è una testimonianza di come i complessi meccanismi della natura possano tradursi sì in vincenti formule economiche, ma anche in tristi capitoli di crudeltà umana.
Bibliografia: www.caffevergnano.com, https://it.businessinsider.com/ .
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